Fisiatra con la F maiuscola



 

di Marco Scocchi

Fin dal lontano 1989 , anno in cui sono stato ammesso alla scuola di specializzazione , ho avuto la netta sensazione ( per non dire la certezza ) che la mia scelta professionale , quella di diventare Fisiatra , era una scelta non solo originale…ma ardita e visionaria .

Il mio direttore di specialità , Neurologo , un giorno mi disse…’Scocchi , mi parlano molto bene di lei…Devo dire in effetti che ha un solo difetto…Vuole fare il Fisiatra ! …’ .

E , a distanza di tanti anni , ne ho conferma quotidianamente di quanto visionaria sia stata la mia scelta .

Intanto la definizione della disciplina…. Siamo passati da ‘scuola di specializzazione in Fisioterapia’..durata tre anni … a ‘scuola di specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione’ ( 4 anni ) , per poi passare a Medicina Fisica Riabilitativa ( excursus fino a 5 anni di durata ) . Si capisce già da questo che l’inquadramento della disciplina è sofferto..ambiguo..di difficile incasellamento rispetto alle altre specialità ( gli Ortopedici sono sempre Ortopedici…i Cardiologi sempre Cardiologi..e cosi tutte le altre figure mediche…Sempre uguali a sé stesse . ) .

Noi no . Siamo ‘diversi’ . E cambiamo .

E in effetti , siamo l’UNICA DISCIPLINA MEDICA che non si occupa di patologie d’organo ma di patologie di funzione . E mi hai detto niente ! Siamo talmente trasversali che , ancora oggi ( nel 2016 ! ) , ci sono colleghi che non solo non sanno bene chi siamo ma non sanno nemmeno quello che facciamo !!

Ricorderò sempre lo stupore di una giovane specializzanda in Reumatologia che qualche anno fa , vedendomi lavorare , sgranò tanto d’occhi e mi disse…’ Non pensavo che voi Fisiatri lavoraste cosi…e non pensavo che foste così preparati e aveste tutte queste competenze …’ .

Chi ha scelto di diventare Fisiatra negli anni ’80-’90 è stato un vero e proprio pioniere.. Negli anni , abbiamo dato dignità e considerazione ad una branca che , fino a poco tempo prima , era appannaggio esclusivo dei tecnici radiologi…( con tutto il rispetto…) . Ci siamo appropriati dei primariati nei reparti ospedalieri (pubblici e privati ) , dove prima imperavano solo Ortopedici e Neurologi …Abbiamo ottenuto cattedre universitarie e direzioni di scuole di specializzazione…Abbiamo evidenziato la scientificità di una disciplina considerata ‘minore’…di serie B ( …per certi versi , ancora oggi …) .

Siamo stati bravi…Lo dico senza timore di smentita..e gonfiando orgogliosamente il petto..!

E quindi ?…tutto bene così..?!…

Putroppo no…Le battaglie e i mal di pancia sono all’ordine del giorno e , in parte , qualche mea culpa lo dobbiamo fare .

Negli anni abbiamo perso treni importanti ( uno su tutti il governo clinico delle RSA , oggi appannaggio pressoche’ esclusivo dei Geriatri..) . Siamo stati assenti…ci siamo chiamati un po’ fuori quando invece era il momento di occupare gli spazi…anche politicamente … E si sa..Se lasci libero un posto per troppo tempo , prima o poi arriva qualcun altro che lo occupa .

Non abbiamo poi , secondo me , saputo valutare bene l’evoluzione ( ? ) delle professioni sanitarie e della società in generale . Oggi sono tutti laureati…e la confusione , soprattutto nella testa dei pazienti , regna sovrana . Anche perché la normativa non è proprio così ben definita ed i deterrenti per chi ‘sgarra’ e sa muoversi bene sulle linee di confine fra un tipo di professione e l’altra sono comunque relativi …

Quanti pazienti , invece di passare da noi a visita , interpellano prima il fisioterapista …il massoterapista…l’osteopata…il preparatore atletico…il vicino di casa…Wikipedia.. .

Parecchi . !

Figure professionali che FANNO DIAGNOSI…NON AVENDONE IL DIRITTO ( la diagnosi è di pertinenza esclusivamente medica ..) NE’ LA CAPACITA’ !… E questo bisogna dirlo chiaro…

Certo non è tutta colpa nostra…Certo non tutti i professionisti non medici si comportano così…Ma questo è un atteggiamento illegale e scorretto abbastanza diffuso che deve essere evidenziato soprattutto ai pazienti…che vanno ‘educati’ ( io perdo parecchio tempo in prima persona in questo senso..) e ai quali va spiegato bene ‘chi fa cosa’… .

Non se ne può più di sentire pazienti ai quali il fisioterapista ha fatto un’ecografia per monitorare l’efficacia del trattamento ( ecografia che ovviamente non viene refertata …) o osteopati che hanno corretto manualmente il malposizionamento della prima vertebra cervicale o che , sempre a mano , hanno risolto la disfunzione della valvola ileo-ciecale…Ah già …ma dimenticavo che la diagnosi osteopatica è diversa dalla diagnosi medica ! ( almeno questo è quello che viene detto a quei , pochi , pazienti che chiedono delucidazioni…) .

Ma quante diagnosi esistono ?!….

Ho fatto due esempi , ma ne potrei fare duecento…Racconti agghiaccianti di questo tipo sono quotidiani..li sentiamo tutti…E l’aspetto paradossale di tutta questa situazione è che , ormai , tutto questo viene ritenuto normale . Soprattutto dai pazienti ..

Insomma…Lavorare è diventato difficile…Sempre di più . Ed il rischio è di accettare supinamente questa situazione , con rischi professionali futuri potenzialmente drammatici per la nostra professione .

Dobbiamo ( ri ) tirare fuori l’orgoglio di quello che siamo …Di quello che rappresentiamo…Lo spirito di battaglie fatte in passato che ci hanno portato ad avere una dignità ed una competenza professionale riconosciute da tutto il consenso medico e scientifico .

Bisogna lottare su ogni pallone…Non appiattirsi su quella che è una vera e propria involuzione della gestione della cosa sanitaria , amplificata peraltro da un impoverimento culturale importante dell’intero contesto sociale .

E bisogna sporcarsi le mani…

C’e’ chi non può fare diagnosi ma la fa lo stesso….

Penso che noi dovremmo ritagliarci uno spazio importante nell’esecuzione IN PRIMA PERSONA di terapie che , fino ad ora , abbiamo lasciato appannaggio di altre figure …

Nei nostri studi..nei nostri ambulatori…dovremmo visitare i pazienti..fare diagnosi ( NOI POSSIAMO)…stilare il piano terapeutico ( E’ ROBA NOSTRA ) …prescrivere farmaci ( SIAMO MEDICI )..E TRATTARE IN PRIMA PERSONA I PAZIENTI !…Non solo manipolazioni vertebrali ..agopuntura e quantaltro compete al medico…Ma anche MEDICINA MANUALE IN SENSO PIU’ ESTESO..e , soprattutto, la GESTIONE ATTIVA DELLA TERAPIA FISICA ( senza delegarla a terzi….) . E’ TERAPIA !..anche questa può essere di nostra competenza…Non trovo differenze filosofiche fra prescrivere del paracetamolo o posizionare io stesso gli elettrodi di una ‘banale’ TENS o gestire l’impulso di una sorgente laser… Non mi sento assolutamente svilito dall’ESEGUIRE UN VERO E PROPRIO ATTO TERAPEUTICO , avendone le competenze e la capacità .

Insomma…Qualche responsabilità ce l’abbiamo…Ma siamo stati ‘signori’..Ci siamo attenuti alle regole..E ci hanno sorpassato a destra un po’ tutti…Peraltro non potendo farlo .

Forse è tardi per cambiare lo stato sociale delle cose..

Ma io non mi rassegno .

Questa professione l’ho scelta…Ho combattuto , come tanti altri , per elevarla e per darle una dignità sempre maggiore . E ho intenzione di continuare a farlo..e di continuare a scrivere Fisiatra , con la F maiuscola .

 

 

Marco Scocchi

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  1. Ciao Marco! Concordo pienamente con te nel dire che noi Fisiatri abbiamo talvolta un lavoro arduo e complesso ma anche io non vorrei mai fare un lavoro diverso da questo! E non ho mai voluto fare ortopedia, gli ortopedici in specialità ci definivano ortopedici mancati!
    Buon lavoro!
    Giusy Di Stefano

  2. CAro Marco: hai scritto cose che penso e dico da tempo. Anche se ognuno di noi può e deve fare qualcosa per educare i pazienti ……..e i colleghi di altre specialità, credo che la difesa della dignità e professionalità del medico e la distinzione dai professionisti sanitari, così come la difesa dei fisiatri in ambito politico, siano tra i principali compiti istituzionali della nostra societa SIMFER .
    Giorgio Mandalà

  3. Ciao Marco da buon fisiatra.. capricorno ti riconosco immutato ed incrollabile! Sai quanto posso condividere le tue obiettive e giustissime osservazioni, d’ altronde gia dai tempi della specialita’ ben definite! Io la mia “battaglia” la svolgo quotidianamente con chi opera in ambito pediatrico… ma riesco sempre ugualmente ad emergere, la nostra competenza ha profonde radici e tante gemme che devono solo crescere con esperienza e formazione! Un caro abbraccio e spero di rivederti presto, così come mi auguro che la fisiatria in ambito neonatale e pediatrico possa continuare a farsi onore.
    Laura Chiara Bergonzini

  4. Caro Marco ,penso proprio che tu abbia toccato un punto importante di confronto.
    Credo che pe r ognuno di noi ci sia stato un periodo di ricerca di identità professionale.
    E’esperienza comune constatare che i colleghi medici(pediatra dei figli e medico di base ) non hanno alcuna idea del ruolo del fisiatra e che spesso da fisiatri”in incognita” ci tocca sentir frasi del tipo “il mio fisioterapista mi ha detto di fare le punture di.. e di fare la risonanza”. Ricorrente la confusione e l’imbarazzo nel Pz e nei colleghi medici nel pronunciare le parole “fisiatra e fisoterapista”perchè non sanno di chi stanno parlando. Stupefacente la frequenza con cui i medici di base inviino molto più spesso il pz.alla Terapia del dolore o direttamente al NCH come primi specialisti per problematiche al rachide.
    Copiando l’idea da una pubblicazione SIMFER ho deciso di impiegare i primi minuti di visita a spiegare al Pz.la differenza fra i vari professionisti che si occupano di problemi neuro-muscolo-scheletrici sottolineando che “Fisiatra ” trae origine da “FISIO”= natura ed è un MEDICO deputato ha recuperare il naturale funzionamento di un sistema compatibilmente con le condizione generali del sistema e si occupa di tutti i sistemi corporei.Il chirurgo ortopedico si occupa di un distretto e della sua corretta forma e connessioni con le varie strutture, il NCH interviene solo se…
    Il fisioterapista è un preparatissimo tecnico, Dottore in quanto laureato ma non medico Chir. Dopo qualche tempo mi è piaciuto constatare il Pz. è contento e non annoiato di ascoltare questi chiarimenti(proprio come se ne avesse esigenza) e che progressivamente sono più congrui gli Iter DT avviati da parte dei Colleghi di M.G. .
    Bellissima la frase di Laura Chiara: la nostra competenza ha profonde radici e tante gemme che devono solo crescere con esperienza e formazione e dobbiamo
    assolutamente farle conoscere meglio.
    un caro saluto a tutti

  5. Ciao Marco, sono felice di condividere le tue osservazioni e riflessioni . Abbiamo iniziato questa esperienza per diventare Fisiatri nello stesso periodo e sento il tuo vissuto molto vicino al mio. Nonostante le difficoltà per l’ identità del ruolo nei momenti iniziali abbiamo raggiunto soddisfazioni da parte delle persone che via via richiedono il nostro specifico intervento, riconoscono le nostre competenze e apprezzano la nostra dinamica relazìonale .
    Dobbiamo continuare , essere forti , imparare sempre di più dalle stesse persone che ogni giorno visitiamo e che ci convincono, come diceva la prof.Morosini, che dobbiamo far espandere il nostro sapere riabilitativo.
    Francesco Cavallo

  6. Caro Marco
    concordo assolutamente sulle Tue considerazioni ed hai ragione che dobbiamo sporcarci le mani.
    Apprezzo molto il lavoro di Maria Chiara che sta facendo nel fare conoscere IL FISIATRA ed al riguardo voglio ricordare a tutti che la SIMFER nel 2009 stampò un opuscolo sulla nostra disciplina, curato brillantemente dalla professoressa Letizia insieme a tutti i membri dell’Ufficio di Presidenza.
    Può essere utile lasciarlo nelle varie sale di attesa (nostre ma anche dei nostri medici curanti) oppure rappresentare una prima edizione di una brochure che ognuno di noi presonalizza in base ai propri utenti ed alle proprie convinzioni e sensabilità. Penso tu lo possa trovare nel sito della Società oppure chiedimelo e te lo invierò in pdf con piacere.
    cari saluti
    David

    1. ….se riesci ad inviarmelo in pdf mi faresti una cortesia…
      Ancora grazie ,

      Marco

  7. Grazie a tutti
    Ho bisogno di scambiare 4 chiacchiere con colleghi che provano le mie emozioni.
    Mi riconosco in ogni parola: la diagnosi fatta da tutti ….colleghi specialisti di altre branche entrano a piedi pari nella prescrizione di puzzle di terapie fisiche e riabilitative .. poliambulatori che fanno accedere direttamente il paz. dal fisioterapista ….. mi sento umiliata, demotivata…
    Aria fresca

    1. Grazie Serena
      Per il Tuo bellissimo commento perchè semplice, spontaneo e vero.Forse qualcuno dirà, e già lo ha detto, ” ma dove vogliono andare questi tre” “vedrai è una bolla di sapone” “non ti curar di loro ma guardiamo e passiamo” e forse hanno o avranno ragione ma io mi dico che per me il Tuo commento è già sufficiente per giustificare questo sito, “uno dei tanti” (come sempre qualcuno ha detto) ma io rispondo si uno dei tanti ma per i Fisiatri di serie B che amano IMPEGNO, COERENZA, SERIETÀ, EQUILIBRIO e TRASPARENZA. Forse non riusciremo a cambiare il nuovo piano sulla cronicità dove praticamente la parola riabilitazione non compare o non riusciremo a modificare i nuovi LEA o il DDL sull’osteopatia ma a volte è sufficiente affacciarsi dalla finestra per gridare ” I’m mad as hell and I’m not going to take this anymore” come nel bel film QUINTO POTERE di Sidney Lumet . Scusa la citazione del film che rivela la mia non giovane età ma sono un amante del cinema. Si “aria fresca” è proprio quello di cui noi tre abbiamo sentito il bisogno ed il Tuo commento per me lo è stato.
      Cari saluti
      David

  8. Caro Marco
    Voglio solo ringraziarti per l’entusiasmo e la forza con cui rappresenti il lavoro e l’importanza del nostro ruolo che cresce di anno in anno nella realtà dei bisogni e delle potenzialità di intervento per la Salute della comunità oltre che dei singoli pazienti.
    Ciao
    Alessandro

    1. Grazie Alessandro..
      Come ho già commentato in altro post…mi sembra di essere ritornato a casa !
      A presto ,

      Marco

  9. Care colleghe e cari colleghi le parole di Valeria ,Giancarlo,Marco e di tutti gli altri racchiudono lo scoraggiamento che ormai percepiamo da anni nei nostri ambienti di lavoro ( ospedali ,ambulatori,congressi,riunioni ecc.). E’ giunto il tempo e il momento di mettere da parte schieramenti ideologici,futili dispute,per dare dimostrazione ,al di sopra di ogni interesse ,di una volontà diffusa e concreta di un rapido cambiamento.
    Buon lavoro
    Pietro Gangemi

    1. …e che sia un cambiamento VERO…!

      Marco Scocchi

  10. Mi associo alla precisazione di Marco
    …… e che sia un cambiamento VERO ……! ed aggiungo NON SOLO UN SEMPLICE TRASFORMISMO.
    Per una vera FISIATRIA 2.0

  11. HO CONOSCIUTO A SUO TEMPO ALL’OSPEDALE DI VARESE UNA FISIATRA , dott.ssa SPADA , FISIATRA ECCELLENTE CHE HA SAPUTO TRATTARE TANTO ME QUANTO MIO MARITO IN MODO PROFESSIONALE,VALIDO E ” CHIARO ” , non fumoso come a volte capita a medici incerti che non vogliono assumersi responsabilità senza neanche darne la spiegazione.

    SIATE SEMPRE BRAVI FISIATRI E SIATE CORAGGIOSI E SERENI SE DOVETE DIRE AL PAZIENTE – con G EN T I L E Z Z A – che purtroppo , non si può fare granchè

  12. Caro Marco
    concordo in pieno in quello che tu dici (e non potrebbe essere diversamente, per chi ha bun senso).
    Quotidianamente siamo costretti “a scendere sul campo di battaglia”per far valere la nostra Professionalità. Che, poi, e’ a garanzia della salute dei Cittadini e non una mera difesa di casta.
    Comunque, anche se per vari e molteplici motivi, e’sempre piu’ difficile confrontarsi ad armi pari, mi piace ancora . . . . guerreggiare!!!

    Ciao

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