ANF a tutela della qualità delle cure

Anno: 2025 - Vol 10 / Fascicolo: 19 / Periodo: apr-giu

Autori:

Fisiatria Italiana


Riceviamo ed immediatamente pubblichiamo il pronto intervento dell’Associazione Nazionale Fisiatri in relazione ad una scandalosa iniziativa dell’Ordine dei Medici di Salerno.su un Convegno che tratta argomenti così qualificanti per Agenzie ed Associazioni mediche, che hanno un ruolo primario nella tutela dei principi di appropriatezza, di qualità e di compatibilitá economica dei sistemi sanitari nel loro complesso.Tutto questo avviene nella Regione che esprime i massimi vertici di SIMFER e SIMMFiR, che, evidentemente, hanno l’attenzione rivolta ad altre priorità.

Roma, 23.06.2025

Alla cortese attenzione:

  • Del Presidente FNOMCeO
  • Dei Presidenti degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri delle Province interessate (in primis Salerno)
  • Del Presidente Nazionale FIMMG

Oggetto: Richiesta formale di chiarimenti su convegno Salerno – “Accesso diretto alle cure fisioterapiche” in contrasto con il Piano Nazionale e Regionale per la Riabilitazione

L’Associazione Nazionale dei Fisiatri Italiani (ANF), preso atto della prossima realizzazione a Salerno del convegno in programma il 26 giugno p.v. (di cui si allega brochure), avente per oggetto l’ipotetico superamento della necessaria valutazione specialistica fisiatrica nell’accesso alle prestazioni riabilitative, ritiene doveroso sollevare con forza e fermezza alcune inderogabili osservazioni di merito e di metodo.

Il Piano di Indirizzo per la Riabilitazione (Accordo Stato-Regioni 2011), sottoscritto e recepito formalmente dalle Regioni e approvato dagli Ordini professionali, stabilisce in maniera inequivocabile che la presa in carico riabilitativa debba essere effettuata previa valutazione specialistica ad opera del medico fisiatra (coordinatore del team multidisciplinare), con la definizione di un progetto riabilitativo individuale (PRI), articolato in programmi specifici per ciascuna figura professionale coinvolta, ivi compresi i fisioterapisti.

Il recepimento di tali disposizioni da parte della Regione Campania è avvenuto tramite una articolata serie di Delibere e Decreti (tra cui DGRC 482/2004, DCA 142/2012, DCA 429/2020), che confermano integralmente tale modello, fondato su criteri di appropriatezza clinica, continuità assistenziale, sicurezza e tutela della salute del cittadino.

Ogni iniziativa che intenda promuovere modelli di cosiddetto “accesso diretto” alle cure fisioterapiche, bypassando l’essenziale fase valutativa specialistica fisiatrica, configura non solo una grave violazione dell’attuale quadro normativo e deontologico, ma rappresenta anche una pericolosa alterazione del percorso clinico-assistenziale, esponendo i cittadini a rischi di inappropriatezza e di omissione di diagnosi complesse.

Stupisce ancor più che tale deriva venga propugnata proprio all’interno di un evento patrocinato da organismi ordinistici e sindacali che hanno, nei rispettivi statuti e missioni, la tutela della correttezza clinica e dell’appropriatezza prescrittiva.

Se l’Ordine dei Medici deve essere garante del rigore scientifico, del rispetto delle competenze specialistiche e della protezione della salute pubblica, eventi come quello in oggetto appaiono contraddittori, incoerenti e profondamente lesivi della dignità professionale della disciplina specialistica di Medicina Fisica e Riabilitativa.

L’ANF, pertanto, chiede formalmente:

  • Di ricevere puntuali chiarimenti in merito ai criteri di autorizzazione e patrocinio dell’evento;
  • Di sapere se FNOMCeO, gli Ordini Provinciali e la FIMMG intendano avallare linee operative divergenti dal quadro normativo vigente e recepito a livello nazionale e regionale;
  • Di conoscere quali azioni intendano porre in essere per impedire il consolidarsi di simili pratiche che determinano confusione nei percorsi assistenziali e generano conflitti tra professioni sanitarie.

Alla luce delle considerazioni sopra esposte e della gravità della situazione, l’ANF chiede altresì che l’organizzazione del suddetto convegno venga immediatamente sospesa, al fine di evitare la diffusione di messaggi fuorvianti, disinformanti e potenzialmente lesivi del corretto governo clinico e assistenziale.

Inoltre, non può non rilevarsi come eventuali percorsi che prescindano dalla valutazione specialistica fisiatrica si pongano in evidente contrasto anche con i principi sanciti dalla Legge 8 marzo 2017, n. 24 (cosiddetta Legge Gelli-Bianco), che impone l’obbligo per tutti i professionisti sanitari e per il sistema sanitario di operare nel rispetto delle competenze, delle linee guida e delle buone pratiche clinico-assistenziali, a tutela della sicurezza delle cure e della responsabilità professionale.

Qualora, nonostante le presenti e documentate osservazioni, l’evento dovesse comunque essere realizzato in aperta violazione delle normative nazionali e regionali vigenti, l’ANF si riserva sin d’ora ogni più opportuna iniziativa nelle sedi competenti a tutela della disciplina specialistica, dei professionisti coinvolti e, soprattutto, a garanzia della sicurezza e della salute dei cittadini.

L’ANF esprime la massima disponibilità ad ogni confronto tecnico-istituzionale rispettoso delle reciproche competenze, ma non può tacere di fronte a iniziative che appaiono frutto di un pericoloso pressappochismo culturale e di discutibili logiche prestazionali.

Confidando in un sollecito e chiaro riscontro, porgiamo distinti saluti.

Il Vicesegretario N Nazionale ANF

Dott. Mauro Piria

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts

Iscriviti alla Newsletter!