Il buonsenso di mezza estate

Anno: 2022 - Vol 7 / Fascicolo: 8 / Articolo: 1 / Periodo: lug-set

Autori:

Domenico Uliano


Per citare questo articolo: Uliano D. Il buonsenso di mezza estate. Fisiatria Italiana [Internet]. 2022 Jul-Sep; 8(7):1-2. Disponibile su: https://www.fisiatriaitaliana.it/il-buonsenso-di-mezza-estate/

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In una torrida giornata di agosto, al riparo degli ombrelloni, tra Umarell neo sovranisti ed allarmanti urla elettorali, ci siamo imbattuti in un sito internet che parlava di “buon senso”. Il buonsenso, scrive lo Zingarelli, è “la capacità di comportarsi con saggezza e senso della misura, attenendosi a criteri di opportunità generalmente condivisi”

Dunque un senso della misura, ispirato anche dalla cultura comune e quindi, per questo, senza sopraffazioni e discriminazioni tra appartenenti alla stessa”cordata”.

Come in un cloud abbagliante che smorza a stento gli intensi raggi del sole, ci viene da pensare a cosa potrebbe essere , nella confusione epocale che stiamo vivendo,  di buonsenso.

É di buonsenso ad esempio avere una Società scientifica che, utilizzando le competenze di medici specialisti e dunque formati sui banchi e sul campo, possa mettere a disposizione la propria scienza al servizio della collettività, indirizzando scelte e decisioni sulla base di reali competenze e provate capacità. Guidata da medici specialisti scelti da pari e non da volenterosi studenti ….

Sarebbe di buonsenso avere una dirigenza che riuscisse a non parlare più  nei propri documenti di  area post-acuzie, che è sempre più un termine  fuorviante. Il buonsenso suggerirebbe di identificare una area omogenea della riabilitazione per codice 56, 75, 28, lasciando il codice 60  ad un area assistenziale, come dai documenti dei percorsi riabilitativi del Ministero.

Saarebbe di buonsenso  lavorare per un Decreto appropriatezza che salvaguardi  Persone ed Operatori, tutelando l’intera Disciplina nella sua unitarietà, senza retrocedere i Fisiatri e le disabilità di provenienza ortopedica ad esempio  e senza favorire la frammentazione della Disciplina tra mille specialisti d’organo.

Certo sarebbe anche di buonsenso affidare la direzione di un Dipartimento di Riabilitazione ad un Fisiatra e non ad uno Psicologo, o la direzione di un Distretto sanitario ad un Medico competente e specialista e non ad un Infermiere .

Sarebbe poi di buonsenso avere un Sindacato che fosse in grado di creare rapporti sindacali chiari e reciproci con le altre organizzazioni, sia dei Medici che di altre categorie, per trasferire sui tavoli delle discussioni e delle decisioni importanti i bisogni e le richieste di una intera area sanitaria e sociale quale quella riabilitativa.

Sarebbe certamente  di buonsenso riprendere il cammino delle battaglie contro l’abusivismo della Professione medica, in un contesto in cui é sempre più complicato definire ruoli e competenze ed in cui tutti, senza averne spesso il diritto, portano a casa spazi non propri.

Ed in tutto questo sarebbe di buonsenso far crescere giovani in formazione nei luoghi dove le “cose” si fanno davvero, in piena libertà, fidelizzandoli ad una Disciplina e ad una Società scientifica non per vederli poi in fila per due al momento delle elezioni, ma per affidare realmente a loro le sorti future della Fisiatria, senza vederli fuggire, come cavalli al galoppo, appena conquistato un agognato pezzo di carta.

E soprattutto sarebbe di buonsenso avere una vision globale per capire realmente chi siamo, dove siamo e dove vogliamo arrivare, individuando e condividendo con chiarezza il nostro percorso, senza il quale niente e nessuno ci potranno condurre alla meta.

Pensieri di buonsenso che svaniscono però sotto l’ombrellone, infrangendosi contro gli scogli della vita quotidiana, tra prezzo del gas che sale. missili e bombe, palloni gonfiati della politica ferragostana e salotti della fisiatria anche essa (ahimè) nostrana. .

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