FLASH di Storia: La FISIATRIA ai tempi dei Borboni



di Mandrake

 

Secondo alcuni storici, tutti i guai della politica al Sud d’Italia cominciarono con la sconfitta della rivoluzione napoletana del 1799, perché la vendetta consumata da re Ferdinando IV contro gli intellettuali che si erano ribellati fu un genocidio, tanto da arrivare a stanarli uno per uno, sterminando sia le menti eccelse, che le seconde file. Da quel momento a Napoli scomparve ogni traccia dei filosofi, dei giuristi, dei letterati, degli scienziati e dei medici illustri. Sembra addirittura che vnnero colpiti i primordiali riabilitatori dell’epoca, pur se non ancora fisiatri compiuti, ma giovani di belle sperane. Fu una operazione di pulizia etnica.

Il disastro fu completato affidando il governo della cosa pubblica alle orde di briganti che avevano aiutato il cardinale Ruffo a sconfiggere la repubblica.

Analfabeti, delinquenti che non avevano la minima idea di come si governa. E dopo di loro governarono i figli e soprattutto le figlie. E poi sembra i nipoti, e i pronipoti. I Borbone mantennero intatta l’impostazione anti-intellettuali del loro regno. Eppure, prima dell’ eccidio di re Ferdinando era tutto un fiorire di intellettuali e la cultura europea si irradiava proprio da Napoli. Non si hanno ancora informazioni circa il tentativo di Ferdinando di incoronare la figlia Re/Regina, ma sembra che tale ipotesi si possa meglio chiarire nel futuro prossimo, stante un accordo che, nostre fonti, ci riferiscono stipulato ma non rivelato, con i discendenti dei Lanzichenechi di provenienza Lumbard e brillantemente guidati dal loro Colonnello (Oberst). Ovviamente riferiremo ai nostri lettori appena le nostre fonti saranno piú precise.

Quanto questa storia potrá influire sul futuro dei fisiatri italiani, piú di quanto abbia giá influito, non è dato sapere ancora.

 

 

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