Osteopatia e chiropratica: scienza o ciarlataneria?



 grazie a Salvo Di Grazia – MedBunker (blog)
Esistono una serie di pratiche che si basano sulla manipolazione di ossa, tessuti ed articolazioni per la cura di molte malattie.
Manipolare le ossa (non come un massaggio superficiale ma in maniera più profonda ed attiva) è un rimedio che esiste dalla notte dei tempi. In tutti i paesi esisteva l'”aggiustaossa“, il praticone che, grazie ad una serie di manovre (spesso dolorose) su ossa o articolazioni, prometteva guarigioni o miglioramenti ma, di fronte a qualche miglioramento (spesso casuale e non dovuto alle manipolazioni), c’erano anche tanti danni, a volte gravi. Nonostante il progresso abbia sostituito i “praticoni” con i medici (ortopedici e fisiatri, ad esempio) ed i fisioterapeuti, uniche figure che hanno compiuto un corso di studi di tipo scientifico, c’è (sempre per il nostro desiderio innato di “magia” che risolve tutto) chi richiede ancora le prestazioni di “terapeuti” improvvisati come gli “aggiustaossa” di una volta.
Con il tempo queste figure sono quasi scomparse e si sono diffuse altre figure, con pretesa di scientificità, che tramite l’uso di particolari tecniche, promettono la cura delle malattie.
Stiamo parlando dell’osteopatia e della chiropratica, due pratiche diverse e distinte ma che hanno in comune alcune caratteristiche.
Proviamo ad analizzarle.
Intanto bisogna dire che nessuna delle due pratiche ha base scientifica, sono considerate medicine alternative e non esiste un corso di studi ufficiale (una laurea o una specializzazione) per poterle praticare, non è obbligatorio essere medici per praticare queste discipline. Tutto è affidato a corsi privati di durata variabile, a tempo pieno o parziale, senza controllo, che rilasciano dei titoli che non hanno valore accademico o legale, l’accesso ai corsi è praticamente libero, può diventare osteopata qualsiasi persona senza particolari basi mediche nel suo curriculum, basta il diploma di scuola media superiore (o altri tipi, come una laurea in scienze motorie, ex ISEF). Questo vale per la nostra nazione mentre non è così negli Stati Uniti, dove l’osteopata è un medico (DO: doctor in osteopathy) che percorre tutto il corso di studi in medicina e poi si specializza in osteopatia che così diventa bagaglio integrante del suo lavoro di medico. In Italia è invece riconosciuta l’attività di chiropratico ma anche in questo caso non esistono corsi di laurea o specializzazione pubblici e riconosciuti, non esiste neanche un albo professionale. Di fronte a questa differenza se ne osserva un’altra interessante: mentre negli Stati Uniti l’osteopatia è una disciplina medica che però ha visto un calo costante di medici che la praticano e di richieste da parte dei pazienti, in Italia non vi è riconoscimento medico ma il numero degli osteopati è in aumento (le richieste abbastanza stabili). I numeri parlano di circa 40.000 osteopati negli USA e circa 5000 in Italia. Molto interessante anche sapere che una delle associazioni di categoria più note di osteopatia, sostiene che questa può essere definita come:

un sistema di cura che attraverso la valutazione, la diagnosi e il trattamento, può essere applicato ad una vasta varietà di condizioni cliniche

Come farebbe un diplomato alla scuola superiore che frequenta un corso privato a fare diagnosi, valutazione e terapia (sono atti medici), oltretutto manipolando ossa ed articolazioni delle persone è tutto da spiegare. Molti scambiano queste tecniche per normali pratiche di massaggio, cosa non vera. Non si tratta di massaggi “estetici” o “sportivi” ma di trattamenti più profondi, che coinvolgono muscoli, articolazioni e varie strutture sottocutanee e che, mediante queste manovre, pretendono di migliorare malattie o stati patologici che con le strutture citate non hanno collegamenti.
Osteopatia e chiropratica sono due discipline distinte, ho deciso comunque di unire in un unico post le due pratiche perché si tratta di varianti di tecniche di manipolazione osteo-articolare, muscolare e dei tessuti, partono da presupposti simili (le malattie provengono da anomalie dello scheletro o delle ossa e tessuti, teorie ottocentesche che non hanno mai avuto riscontro scientifico) ed hanno varianti numerosissime.

Molte ricerche, inoltre, studiano gli effetti di queste pratiche riunendoli in un unico gruppo, quello delle “tecniche di manipolazione” ed è quindi difficile analizzarle singolarmente. Anche la terapia cranio-sacrale(usata spesso in neonati e bambini) o i vari tipi di “riallineamento” della colonna vertebrale, pescano a piene mani da queste teorie.

Detto questo, vediamo di cosa stiamo parlando.
OSTEOPATIA
Nata alla fine del 1800, inventata da un medico (Andrew Taylor Still, secondo il quale l’osso sarebbe l’origine di tutte le patologie), l’osteopatia si basa su concetti abbastanza vaghi come quello di considerare “il corpo un’entità unica” (perché, qualcuno pensa il contrario?) o che ha capacità di autoguarigione (ebbene sì, il sistema immunitario è stato scoperto da tempo) ed utilizza manipolazioni da parte dell’osteopata su ossa, muscoli, tessuti, articolazioni, la cui “anomalia” provocherebbe dei disturbi. Secondo l’osteopatia i disturbi causati dalle anomalie osteo-articolari non si limiterebbero ai dolori o alle contratture muscolari ma sarebbero estesi praticamente a tutto, dai disturbi intestinali, urinari, nervosi, fino a malattie croniche, questo perché (come sosteneva Andrew Still), le ossa “malposizionate” interrompevano il flusso sanguigno creando “turbolenze” ed anomalie agli altri organi. Sistemare la normale situazione ossea avrebbe ripristinato il flusso sanguigno corretto e quindi migliorato il disturbo.
Dice l’associazione britannica di osteopatia che questa disciplina:

si basa sul principio che il benessere di un individuo dipende dal fatto che scheletro, muscoli, legamenti e tessuto connettivo lavorino uniformemente insieme

Definizione riportata anche sul sito del servizio sanitario nazionale inglese. Altre definizioni (usate anche in Italia) parlano di procedure che favoriscono “l’autoregolazione” e “l’autoguarigione” del corpo.
Sempre secondo l’associazione inglese “l’osteopata lavora per ottenere l’equilibrio dell’organismo senza farmaci“.
Ecco invece come definisce l’osteopatia il presidente di un’associazione di osteopati italiana:

Il trattamento manipolativo osteopatico è l’applicazione terapeutica di tecniche manuali con l’obiettivo di migliorare le funzioni fisiologiche e/o di supportare l’omeostasi, che sono state alterate da una disfunzione somatica, definita come una funzione compromessa o alterata delle componenti relative del sistema somatico (struttura corporea): le strutture scheletriche, artrodiali e miofasciali con i relativi elementi vascolari, linfatici e neurali.

Si tratta dei concetti che ho spiegato ma spiegati con termini complicati (le “strutture miofasciali” sarebbero i muscoli con ciò che li circonda).
Come si vede le idee degli osteopati non sono strettamente “pseudoscientifiche” ma della pseudoscienza usano i termini che hanno anche una genericità evidente, parole come “equilibrio” o “autoguarigione”, senza una giusta definizione, sono spesso usati da guaritori e ciarlatani e gli osteopati ne fanno largo uso senza distinguersi da curatori da strada.

Naturalmente bisogna vedere le idee di Still come quelle di un uomo di due secoli fa, quando si conosceva a stento l’anatomia umana ed infatti non c’è nessuna prova che un presunto “malposizionamento” di un osso o di un’articolazione (ammesso esista, anche questa è un’idea un po’ vaga) possa condizionare tutto l’organismo. Un osso “posizionato male” è ovviamente una patologia importante ma che ha sintomi ben precisi (una frattura, una lussazione, sono molto dolorose) e non sarà certo una manipolazione a sistemare un’alterazione ossea o articolare che provoca disturbi a tutto il corpo o almeno nessuno lo ha mai dimostrato. Le teorie di base dell’osteopatia non sono mai state confermate scientificamente né sono plausibili.

CHIROPRATICA
È un’altra medicina alternativa che si basa sulle manipolazioni osseo articolari ma è ancora più estrema e mescola concetti medici a vere e proprie superstizioni e credenze, oltre allo scopo terapeutico, il chiropratico sostiene di poter fare anche diagnosi di malattia. Aggiunge filosofia e misticismo nella cura delle malattie. Il centro dei concetti chiropratici è relativo alla cosiddetta “sublussazione“, ovvero ad una lieve “anomalia” di articolazione di un osso che, in questo modo, ostacolerebbe le normali funzioni del corpo e la sua capacità di “autoguarigione”, ostacolerebbe “l’intelligenza innata” dell’organismo ed il suo spirito (come si vede, tutti concetti non scientifici), il concetto di “sublussazione” della chiropratica è diverso da quello della medicina e dal punto di vista strettamente medico si tratta di un’entità inesistente ed inventata. Nonostante questo anche l’OMS ha provato a definire la sublussazione chiropratica in maniera ufficiale. Manipolando ossa e colonna vertebrale si sistemerebbero queste anomalie e si otterrebbe il ripristino delle normali funzioni dell’organismo. Sono previsti non solo massaggi e manipolazioni ma anche l’uso di pietre, oli, aromi e polveri per la cura di praticamente tutte le malattie (per il suo inventore la chiropratica curava qualsiasi malattia), uso di impacchi caldi per “sbloccare” improbabili “blocchi energetici” ed abbondante uso di termini e concetti tipici della pseudoscienza. L’uso maggiormente accettato è comunque quello relativo ai dolori lombari e vertebrali nei quali sembra esserci un lieve miglioramento. Anche la chiropratica è molto più diffusa in altre nazioni che in Italia ma nelle prime sono previsti corsi universitari e studi accademici precisi che rendono questa pratica una medicina complementare accettata ed ufficiale. Le teorie di base della chiropratica non hanno mai avuto conferma scientifica.

Nota a margine può essere dedicata a questo tipo di manipolazioni dedicate ai bambini più piccoli (neonati o lattanti) che, a detta di operatori del settore, subirebbero conseguenze (patologiche) dal tipo di parto che li ha riguardati. L’uso di ventosa ostetrica, il cesareo, manovre degli operatori, sarebbero tutte cose che provocherebbero anomalie ed alterazioni della colonna vertebrale, della testa o di articolazioni. Tutto questo porterebbe a disturbi più o meno gravi che possono essere corretti con una serie di manovre su testa e schiena del neonato, una di queste procedure si chiama “terapia cranio-sacrale“.
Anche in questo caso non ci sono basi scientifiche né prove. Non è dimostrato che (in generale) manovre ostetriche corrette o l’uso normale di ventosa o il cesareo possano provocare anomalie particolari, non è dimostrato (ma non lo spiegano bene nemmeno gli operatori che usano queste pratiche) quali sarebbero queste correzioni apportate dalle manovre sul bambino e non c’è nessuno studio che ne dimostri l’efficacia. In questo caso i pericoli sono molto più elevati, sono segnalati casi di morte o gravissimi danni neurologici per manovre errate (ricordiamo la “fragilità” del corpo di un neonato) conseguenti a “sedute” terapeutiche di questo tipo.

Efficacia

Non vi sono prove scientifiche di efficacia dell’osteopatia e della chiropratica.
Gli studi più accurati dimostrano come le manipolazioni osteopatiche e chiropratiche non abbiano più effetto del placebo ed anche se qualche studio mostra dei benefici su certi tipi di dolore lombare (o della colonna vertebrale), si tratta di dati poco accurati e non controllati.
Per questo motivo si può dire che non vi siano prove sufficienti per sostenere l’efficacia delle manipolazioni ossee e vertebrali nella cura di malattie diverse da quelle osteo-articolari e che la loro efficacia nei casi di dolore è limitata e da verificare. Se a questo aggiungiamo che le idee su cui si poggiano queste pratiche sono poco accurate e non scientificamente corrette, possiamo affermare che osteopatia e chiropratica, sono pratiche senza base scientifica e non efficaci. Gli studi hanno controllato l’efficacia delle manipolazioni nei problemi pediatrici (inefficace), nei dolori mestruali (inefficace), nella cefalea (inefficace) e si sono concentrati sul dolore muscoloscheletrico (quello che, per logica, dovrebbe ricevere maggiore beneficio dalle manipolazioni) ma anche su questo l’efficacia non è per nulla evidente, passando da un effetto nullo ad uno lieve su quello di tipo lombare (e vertebrale: il “mal di schiena“). Anche le infezioni (in questo caso polmonari), spesso riferite come curabili dagli osteopati, non sembrano ottenere nessun beneficio dalle manipolazioni. Qualche studio, al contrario, riporta lievi benefici sul dolore lombare (“mal di schiena, basso”), altri (anche se con qualche limite di metodo) definiscono i risultati buoni, simili a quelli delle cure standard (ed usando meno farmaci) ma anche qui è difficile distinguere il reale apporto della pratica dal semplice effetto placebo e soprattutto si tratta spesso di studi discutibili che contrastano con le conclusioni negative di altri studi più ampi.

Gli studi che mostrano qualche beneficio, infatti, sono spesso mal condotti, non controllati ed appaiono su riviste di scarso impatto e di parte (riviste di osteopatia), mancano infatti studi di efficacia di buon livello. Per completezza è giusto dire che negli ultimi anni molti istituti osteopatici (quasi esclusivamente anglofoni, dove l’osteopata è un medico abituato alla ricerca di tipo scientifico) hanno iniziato ad occuparsi della materia cercando di realizzare studi più precisi, meno condizionati e con un metodo almeno accettabile, hanno cercato di concentrare l’attenzione sulla produzione di sostanze (ormoni, ad esempio) durante le manipolazioni che possono dare sollievo dal dolore, iniziano a superare i concetti “magici” dai quali l’osteopatia pesca a piene mani, un po’ il percorso che cercano di compiere alcuni agopuntori.
Da notare che molti studi includono nel termine “tecniche di manipolazione” o “manipolazione spinale” o “tecniche di manipolazione vertebrale”, tutte quelle tecniche che prevedono l’intervento attivo su ossa, articolazioni o colonna vertebrale (quindi quelle di cui stiamo parlando, osteopatia e chiropratica ma anche altre), anche in questo caso la scuola americana inizia a “staccarsi” dall’unificazione con le altre tecniche di manipolazione cercando una posizione più precisa.
Interessante uno studio che ne analizza altri concludendo sulla scarsità di prove scientifiche di efficacia ma nota come, gli studi che ne mostrano qualche efficacia, sono basati sui giudizi dei genitori di bambini sottoposti ad osteopatia (per coliche). I genitori riferivano un minor numero di crisi di pianto ma non c’è modo per misurarne gli effetti reali. Il servizio sanitario nazionale inglese (NHS), accetta e prevede le cure osteopatiche, consigliandole per alcuni disturbi (mal di schiena, edemi, dolori cervicali) ma bisogna considerare che, come detto, da loro (come in altri paesi europei) l’osteopata frequenta un corso di laurea ufficiale ed è obbligato alla formazione continua, cosa non prevista in Italia. Nonostante questo gli osteopati italiani chiedono di essere inseriti tra i professionisti della salute
Gli osteopati ed i chiropratici rispondono alla scarsità di prove scientifiche con il fatto che, per la natura delle loro pratiche, non sarebbe possibile realizzare studi di alto livello ed accurati (ad esempio in doppio cieco o con placebo) ma insistono sulla veridicità dei risultati effettivi e reali. Da notare come molti osteopati e chiropratici (soprattutto questi ultimi) associno alle loro manipolazioni, anche una serie di consigli sullo stile di vita e soprattutto sull’alimentazione, sostenendo come diete prive di varie sostanze (glutine, caseina, zuccheri) migliorino lo stato di salute, alcuni abbracciano discipline non scientifiche e pericolose (omeopatia, cure alternative per i tumori, frodi mediche) e l’antivaccinismo è abbastanza frequente. Nella mia esperienza personale ho incontrato due persone con un grave stato di denutrizione ed anoressia a seguito di una dieta molto sbilanciata, prescritta da un noto osteopata per la cura di una sintomatologia dolorosa (che non ha avuto nessun miglioramento).
Sicurezza
Non ci sono molti dati relativi alla sicurezza delle tecniche di manipolazione, tra gli effetti collaterali di queste pratiche sono segnalati quasi sempre disturbi passeggeri e lievi (senso di tensione, alcuni dolori, stanchezza, debolezza). Incidenti gravi (nel caso dell’osteopatia) non sono frequenti, un po’ più frequenti nel caso di trattamenti chiropratici. Tra gli incidenti più gravi (rarissimi) che si possono verificare in caso di manipolazioni ossee e vertebrali, vi è la rottura letale di un’arteria (tipicamente nelle manipolazioni della testa), più frequente nei bambini (per questo le manipolazioni sono da sconsigliare vivamente negli individui più piccoli) che può causare disabilità permanente o morte. Segnalati anche casi di paralisi permanente in seguito a sedute di chiropratica.

Conclusioni.

L’efficacia di osteopatia e chiropratica è molto dubbia e, quando esistente, limitata al dolore di tipo lombare e forse per alcuni tipi di cefalea, per altre condizioni si sono rivelate pratiche inefficaci o efficaci come un placebo o altri trattamenti fisici. Non ci sono conferme scientifiche per le teorie su cui si basano osteopati e chiropratici.

In generale non sembrano esserci frequenti pericoli nel sottoporsi a manipolazioni vertebrali o corporee tramite l’uso di tecniche osteopatiche o chiropratiche anche se è bene sapere che non si tratta di metodiche senza rischio, anzi, non solo è difficile controllare l’affidabilità degli operatori (visto che non esistono percorsi e registri ufficiali) ma quando esistono complicazioni queste possono essere davvero drammatiche, in linea generale è inoltre fortemente sconsigliato l’uso di queste tecniche su persone in tenera età e per problemi che non siano di natura osteo-articolare. I risultati positivi riportati dagli operatori non hanno trovato grossi riscontri in letteratura scientifica (e quelli riportati da pazienti sono “aneddotici”, esperienze personali smentite dallo studio dei grandi numeri) dalla quale appare evidente un effetto scarso o nullo ed in ogni caso limitato, come detto, ai sintomi dolorosi della colonna vertebrale.

Qualcuno a questo punto si chiederà: ma in caso di problemi osteo-articolari (accertati), a chi bisogna rivolgersi se si vuole un trattamento basato su concetti scientifici? Le figure di riferimento esistono già (le ho nominate): ortopedici e fisi su tutti (ma anche neurologi quando il problema osteo-articolare riguarda la funzione nervosa), cercare altre vie si fa a proprio rischio e pericolo.
Per questo motivo, prima di affidarsi ad un osteopata o ad un chiropratico rifletteteci tanto e con attenzione.

Alla prossima.

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  1. Colui che ha scritto questo articolo cambierà le sue idee quando (e spero mai) avrà un problema fisiologico e dopo aver speso soldi ed anni per guarire si rivolgerà a questi “ciarlatani” e come per magia già dalla prima visita si sentirà meglio. Scrivo ció da paziente e no da medico

      1. Quante falsità in un solo articolo, a partire dal corso di laurea che non esisterebbe. Se non esiste nel nostro paese non è detto non esista nel mondo o in altri paesi europei. Ciarlatano è l’autore della”articolo. Complimenti vivissimi.

        1. In effetti trovo una contraddizione nelle parole di chi scrive: da un lato dice che in Italia non ci sono corsi di laurea (e quindi chi pratica non sa) mentre in Inghilterra o USA i praticanti sono laureati.
          Ma quindi vuol dire che queste tecniche sé praticare dai laureti sono sicure ed eventualmente efficaci.

          Quindi avrebbe dovuto o negare che anche dove si studia con corso di laurea è comunque una cialtroneria oppure dire che invece funziona se fatto da chi ha studiato.

    1. Noto con grande dispiacere la insoddisfazione di chi ha scritto questo articolo … la osteopatia e una grande scienza , così come la chiropratica
      Peccato che la così detta medicina ufficiale si sia ridotta ad antinfiammatori, antidolorifici e antidepressivi…. depressi che state creando voi con l’avviso di chimica
      Chi ha scritto sto articolo è palesemente di parte e soprattutto nn capisce nulla … e ha una grande ignoranza in materie di osteopatia e chiropratica.

      1. Tra i commentatori non c’è uno, e dico uno, che abbia compreso l’articolo.

        1. Sembra anche a me. Se non sanno leggere che cosa commentano a fare?

      2. Ringrazie che ci siano i farmaci. La vorrei vedere a farsi estrarre un dente qualche secolo fa

    2. Ma si vergogni! Lei ha ottenuto l’effetto placebo. Se non ha idea di cosa sia, vada a studiarlo

    3. Ciao,tu hai trovato beneficio con le sedute chiropratiche?
      Io sto iniziando un trattamento per dolori lombosacrali, di schiena, e cervicali..
      Tu hai avuto una buona esperienza col chiropratico?

  2. Visito una Paziente. Ha un problema a carico della colonna cervicale da ormai oltre un anno. Mi racconta tutto l’iter che ha percorso in questi mesi e, tra le varie iniziative (tutte senza risultato), mi dice : “ Ho anche fatto l’agopuntura, ma non ho avuto risultati nonostante diverse sedute. Me l’ha fatta il Dottor F……”. E qui alzo lo sguardo dalla tastiera del computer. “Ma il F…… non è un Medico! Lo sa?” (e mi guardo bene dall’appellarlo “dottor”). “ So che è un Osteopata” mi dice la Paziente. Ed io replico “Appunto. Quindi non è un Medico. Sappia che non essendo un Medico, non può assolutamente praticare l’Agopuntura. Si tratta di un vero abuso di Professione Medica”.

    E ancora una volta mi domando cosa posso fare per tutelare il Paziente che si affida – spesso in buona fede – alle mani di persone che si guardano bene dallo spiegare che il loro eventuale titolo di dottore non indica una Laurea in Medicina e che pertanto non sono Medici ma solamente Tecnici sanitari (a volte nemmeno questo!). Il Paziente ha il sacrosanto diritto di scegliere da chi farsi curare, ma deve avere tutte le informazioni che qualificano professionalmente in modo chiaro ed inequivocabile la persona a cui affidano la propria salute, in modo da fare liberamente le sue scelte. I Titoli Professionali devono essere ben chiari, mai …..fumosi. Ed il rispetto delle Competenze Professionali è un dovere sancito dal Codice Penale. Questi abusi vanno denunciati, ma purtroppo solo il Paziente può farlo alle autorità competenti.
    Noi possiamo solo cercare di fare informazione e tenere monitorata la situazione. Ho fatto la mia segnalazione all’Ordine.

    1. Sono daccordo che i titoli accademici debbano essere ben chiari ci mancherebbe …parlo da paziente…ma da qui ce ne passa a giudicare cialtronerie queste discipline…visto ad esempio che negli USA sono medici veri e propri a praticarle con buoni risultati… Io come molti ho trovato da subito benefizio per un mio problema di disallineamento sulla colonna…l’arternativa i farmaci antidolorifici…per me sono molto più pericolosi specie se usati per lungo tempo…questo però non viene messo in evidenza perchè sfama l’industria farmaceutica naturalmente.

      1. Noto con piacere che queste pagine vengono seguite non solo dai “ tecnici” ma che anche numerosi “utenti” o “pazienti” vengono coinvolti dalle nostre chiacchiere. Detto questo, premetto che ritengo sacrosanto ed inalienabile il diritto dell’assistito di farsi curare come vuole e da chi vuole, ma altrettanto sacrosanto è il Dovere di chi “cura” di qualificarsi in modo inequivocabile. Motivo in più se lo Stato in cui si esercita consente di utilizzare il titolo di “Dottore” a chiunque abbia uno straccio di diploma universitario, la qual cosa in ambito sanitario rischia indubbiamente di creare una confusione di ruoli. Perché quello stesso Stato (guarda un po’!) sancisce nel Codice Penale che solamente il Dottore in Medicina può effettuare una diagnosi, richiedere esami diagnostici e prescrivere trattamenti. Chiunque si arroga tali azioni senza essere Medico, esercita un abuso di professione che, proprio in ambito medico, può causare danni realmente gravi. Giusto per fare un esempio, si provi a pensare ai danni che potrebbe causare un a manovra chiropratica od osteopatica su una colonna il cui dolore è espressione clinica di una neoplasia; sia ben chiaro che sarebbe dannosa anche una manovra di medicina manuale, ma in questo caso il Medico che la potrebbe eseguire ha le competenze per individuare la controindicazione. Come è stato ampiamente detto, in U.S.A. la preparazione ricevuta da chi esercita queste discipline è comunque Medica, e quindi non è possibile alcun paragone con una formazione da week-end.
        Detto questo, si sa che ogni categoria annovera tra le sue fila un certo numero di “imbecilli”, e, ahimè, nemmeno i Medici sono esenti da questa disgrazia. Sono fermamente convinta che qualsiasi forma di integralismo sia da rifuggire, e questa convinzione mi ha portato ad approfondire (con Master dell’università di Milano, non con scuolette varie) anche alcune discipline che vengono erroneamente definite ”alternative”: del resto, la Medicina Manuale di Bob Maigne (che pratico da subito dopo la specializzazione) viene definita tra queste. Io ritengo più corretta la definizione di Medicina complementare, perché è così che si dovrebbe intervenire: se serve uno steroide o un FANS, si prescrive, ma se reputo di poter essere risolutiva con dell’arnica compositum infiltrata nel posto giusto ed il paziente è d’accordo, perché no? E se un farmaco omotossicologico drenante può ridurre gli effetti collaterali di uno steroide, perché non associarlo? Ormai, per quanto riguarda la Low-dose Medicine i numeri ci sono: basta leggerli! Infine, vorrei evidenziare che probabilmente i Fisiatri, i quali hanno a disposizione numerose terapie fisiche efficaci per il trattamento del dolore (sono state escluse quasi tute dai LEA, ma questa è un’altra storia), sono tra i medici che prescrivono meno Farmaci.
        E allora, ben vengano le terapie che escono dagli standard classici, purché siano PRESCRITTE da Medici dopo attenta valutazione CLINICA e DIAGNOSI, ed eseguite da professionisti competenti e titolati per farlo. Tutto il resto è cialtroneria.

    2. Magari, se gli studi universitari in discipline mediche fossero aperti a tutti e non a numero chiuso, questo tipo di problemi si potrebbero risolvere o ridurre.

    3. Concordo con tutto quello che ha detto ed è veramente agghiacciante come si giochi sull’appellativo “dottor”. Detto questo mi permetto di correggerla non è vero che ciò che possiamo fare noi è limitato a ciò che dice lei. Da ricordi di medicina legale, ai sensi dell’articolo 348 del Codice Penale, essendo l’esercizio abusivo di professione un delitto perseguibile d’ufficio, in quanto medici, esercenti di professioni sanitarie si ha l’obbligo di referto (e quindi la segnalazione all’autorità giudiziaria) se presta la sua opera e servizio in casi in cui si configura un delitto perseguibile d’ufficio. E anzi è un reato (art. 365 CP) omettere o fare ritardo nel referto. Quindi oltre alla segnalazione all’OMCEO avrebbe dovuto anche refertare. E anzi se fosse stato in un ospedale pubblico in quel caso in qualità di PU avrebbe dovuto fare rapporto giudiziario (in questo caso alla sola notizia di reato) . Tutto questo proprio a tutela dei pazienti, possiamo, anzi dobbiamo farlo.

  3. A quanto pare con il decreto Lorenzin l’ osteopata è considerato un professionista sanitario. Ma c’è di peggio! Tale figura risulterebbe essere in possesso di una laurea in osteopatia, sebbene non esistano corsi di laurea in tale disciplina, ma dei corsi che si svolgono nei weekend istituiti da non so quali scuole (ovviamente qualche rettore simpaticissimo ha ben pensato dopo il decreto di far partire qualche corso anche nella sua università, ma non ci sono programmi ministeriali e non si capisce quali siano i titoli dei docenti). Pertanto, un signore che conosco che ha conseguito questo titolo (sicuramente NON universitario, visto che fino al 2018 non esisteva la laurea in osteopatia), oggi si presenta a tutti come dottore e io che sono medico mi sento davvero ribollire il sangue nelle vene (ma anche nelle arterie) per l’ assurdità della situazione quando sono presente e vedo che elargisce consigli medici su qualunque ambito, ovviamente un misto di cialtronerie e banalità che tutti conoscono come “gli antinfiammatori possono provocare ulcera gastrica”, e poi tuonare con “io sono un dottore!” . La deriva socio culturale di questo Paese è inarrestabile, ed è purtroppo vero il proverbio che recita: “il pesce puzza sempre dalla testa”. Ora, con il governo del cambiamento, magari consentiranno a questi soggetti di definirsi medici osteopati. Ecco perché sto imparando il tedesco. Auguro agli italiani di restare senza medici e di essere sempre “curati” da questi santoni certificati. Auf Wiedersehen!

    1. Dottoressa, purtroppo conosco benissimo il problema del quale parla, la stessa cosa si riscontra tra i “counselor” della domenica e chi invece ha fatto un corso di studi quinquennale universitario in psicologia clinica con successiva scuola di psicoterapia.
      E così il counselor fa diagnosi, solo in Italia si permettono certe assurdità.
      Questo purtroppo è frutto della disinformazione di quelle persone che danno credito a questi millantatori.
      Saluti.

  4. La Chiropratica viene riconosciuta e i pagamenti sostenuti dal Servizio Sanitario Nazionale (SNN). Un Centro di eccellenza si trova a Roma in XXXXXXXX, Roma, sito xxxxx, andate a vedere di che si tratta invece di sentire chiacchiere di parte.

    1. In ogni caso non sono medici.
      L’articolo parlava di questo e non di altro.
      Nessuna “chiacchiera di parte”, solo fatti assodati.

  5. sono una paziente ,ho subito gravi traumi muscoloscheletrici per due incidenti stradali e una grave caduta da bambina. ho ritrovato la vita grazie ad un eccellente osteopata a Torino ed ora ad una chiropratica straordinaria in Georgia stati uniti. entrambi professionalita e competenza impeccabile, la chiropratica è stata illuminante e meravigliosa. non mi ha mai proposto né diete né farmaci , da entrambi i due professionisti il consiglio di fare yoga e la chiropratica tratta mia figlia che soffre di un problema ormonale che rendeva il suo ciclo un incubo. dalla prima seduta, mia figlia non ha più preso farmaci. i dolori ora sono transitori e le consentono una vita lavorativa e personale normale. rongrazio i professionisti che ho la fortuna di conoscere. con questo non voglio dare la croce addosso a nessun medico laureato con fatica e dedizione. in usa per essere chiro si frequenta l’università e il mio osteopata è uno stimato e certificato fisioterapista. dimenticavo tutto con ricevuta fiscale. buona sera

    1. Manipolazioni che curano squilibri ormonali, fantascienza.

  6. Il commento della Signora Tiziana mi fornisce lo spunto per ribadire almeno due osservazioni relativi alla questione chiropratici, osteopatia in Italia. Il primo riguarda la assoluta efficacia di morte tecniche manipolative manuali, appartenenti a metodiche diverse. Nel senso che l’atto manipolato può produrre risultati entusiasmanti in diverse condizioni patologiche, purché eseguito bene e quando é esso stesso utile. Ma il problema é un altro: prima di manipolare bisogna fare una DIAGNOSI, che non può essere una diagnosi a distanza, che esuli da una specifica competenza medica. Ed aggiungo medica. specialistica e competente in medicina manuale. Altrimenti il rischio di danni gravi può essere sempre presente, se si sbaglia qualcosa.
    Il secondo punto é costituito da quella che io definisco l’ANOMALIA ITALIANA. Ha detto bene la Signora in USA é tutto un’altra cosa ed io aggiungo il perché. Perché un corso di Laurea in osteopatia o simili dura un periodo di 4 anni di Bachelor a cui fá seguito un altro periodo di 4 anni riservato alla Laure di Dottore in Osteopatia. In pratica lo stesso percorso necessario per poter diventare Medical Doctor. In Italia tutto invece va avanti nel totale volemose bene alla carbonara, senza regole, con corsi quinquennali di tre o quatto giovi al mese, che non possono rilasciare alcun titolo, e che non hanno alcun valore legale. Purtroppo a questi accede spesso chiunque per cui, oltre al suo bravo fisioterapista, troverá, cara Signora, anche un laureato in scienze motorie o un estetista o chissà chi.
    Il vero guaio é quando chi, medico non é, si approfitta di un titolo inesistente in Italia di osteopata per fare diagnosi, ed allora purtroppo spesso ne vediamo delle belle, anzi delle brutte.

    Domenico Uliano
    Direttore Responsabile fisiatriaitaliana.it

  7. Buongiorno, ricollegandomi al lettore che ha fatto riferimento alla chiropratica come terapia dispensata dal SSN, e non volendo entrare nello specifico di quanto scritto nel post originale dal Dott. Di Grazia in merito alla validità della metodica, devo comunque sottolineare che trattasi di disciplina nata nell’800 e forse poco evolutasi dal punto di vista scientifico.
    In tal senso vorrei si sapesse che l’unico ad aver dato una spiegazione scientifica del “mondo manipolazioni” è Robert Maigne il quale ha messo a punto un esame obiettivo codificato e ripetibile, basato sulla ricerca del dolore provocato e non su sensibilità palpatorie difficilmente standardizzabili, ha eseguito rigorosi studi anatomici tramite dissezioni cadaveriche ed ha dato una spiegazione scientifica al meccanismo d’azione della manipolazione, che è altro rispetto al semplice “sblocco” meccanico di una vertebra mal posizionata o sublussata.

    Ciò premesso, e tornando alla chiropratica, non si può tacere che l’inventore della metodica, Daniel David Palmer era un brillante apicoltore, insegnante di scuola, proprietario e gestore di supermarket ma non un medico. Anzi, fu condannato per aver esercitato la professione medica senza licenza.
    Dato per assunto che tale vulnus iniziale sia stato sanato nel tempo e venendo all’osservazione del gentile lettore, si deve dare atto, come di seguito vedremo, che in alcune strutture italiane la chiropratica viene legittimamente esercitata e dispensata dal SSN.

    Occorre comunque fare delle precisazioni, che farei precedere dalla sentenza n°39050/03 della Cassazione VI sezione penale che, nell’attribuire a due chiropratici i comportamenti integranti la fattispecie penale di cui all’art.348 codice penale, specificava che il chiropratico può praticare “..sempreché l’attività concretamente esercitata non implichi il compimento di operazioni che solo chi è abilitato all’esercizio della professione medica può legittimamente eseguire” Nella sentenza si legge anche che “adesso, pertanto, i chiropratici devono considerare necessariamente che nello stato italiano è fatta loro espressa proibizione di: predisporre anamnesi, formulare diagnosi mediche, suggerire esami clinici e radiologici, prescrivere cure mediche e trattamenti terapeutici, agire direttamente su pazienti con le opportune manipolazioni senza la preventiva prescrizione del medico”.

    Questo non per screditare la metodica, ma solo per chiarire un punto: il chiropratico non medico che pratica in assoluta autonomia commette reato.

    L’unico modo legalmente accettabile per cui un chiropratico tratti un paziente è che questo gli venga affidato da un medico che abbia prima raccolto l’anamnesi, formulato una diagnosi ed eventuali diagnosi differenziali, prescritto eventuali esami specialistici e/o terapia farmacologiche. Tutte queste attività sono di esclusiva pertinenza medica.

    In effetti, come correttamente evidenziato dal lettore vi sono, in Italia, dei centri specializzati che osservano queste regole, e operano, quindi legittimamente.

    Tralasciando però per un attimo la sfera meramente legale ed entrando nel merito strettamente medico, ritengo che la scelta di prescrivere una manipolazione affidandone l’esecuzione ad altri sia assolutamente sbagliata.
    Ripeto, non parliamo di norme di legge, ma di opportunità terapeutica.
    Le condizioni cliniche di un paziente affetto da un disturbo benigno della colonna cambiano continuamente, anche in pochi minuti: per tale ragione scienza vorrebbe che la terapia fosse somministrata, seduta stante, da chi ha eseguito l’esame obiettivo ed ha formulato diagnosi.
    E, a costo di essere tedioso, ricordo che l’unico abilitato in tal senso è il medico.

    1. Concordo pienamente. La metodica di Robert Maigne è una metodica clinica, che si avvale di un un esame clinico funzionale ortopedico- neurologico molto approfondito, che si avvale inoltre anche di un esame obiettivo ben codificato e ripetibile, basato sulla ricerca del Disturbo Doloroso Intervertebrale Minore. Altra cosa importante è valutare se ci sono le indicazioni giuste perchè tante le controindicazioni relative ma piucchealtro assolute !!!!!!!! Quindi l’atto manipolatorio chiamato ‘manipolazione manu-medica secondo Maigne’ non è possibile somministrarlo a tutti e soprattutto il medico manipolatore deve essere un professionista serio, preparato e formato . Medico Fisiatra-Manipolatore secondo la scuola di Maigne

    2. Commento preciso e puntuale, mi associo e ringrazio.

  8. Egregio, sono dispiaciuto delle sue considerazioni sull’osteopatia….e glielo dico da medico con un pò di anni di medicina ed altri 6 di osteopatia. Le posso garantire che da sempre gli osteopati seri hanno cercato di dare delle spiegazioni scientifiche ai fenomeni osteopatici…purtroppo non sempre ci sono riusciti ma lei pensa che in medicina le cose siano diverse? Pura illusione gran paret degli studi non sono ancora riusciti a comprendere gli intimi meccanismi dell’instaurarsi di una patologia e ancora moltissime cose sono rimaste inspiegabili e allora…allora i protocolli di cura vengono eseguit su base statistica….funzionano? Bene si attuano. L’unica specialità in cui esiste sempre un riscontro è la chirurgia dove non esiste la possibilità di scelta. Il paziente è operabile o no ed in caso affermativo le cose sono molto scientifiche…glielo garantisco da chirurgo! E’ per questo che ho scelto di fare l’osteopata…tutto coincide con gli studi che ha fatto Still…le fasce esistono e si muovono….ma non voglio annoiare nessuno.Lasciate l’osteopatia ai medici ne nascerà qualcosa di bello. dr. Alberto Termite medico chirurgo osteopata

  9. Purtroppo i medici, i quali ahimè non pochi, nonostante la laurea, sono un disastro, hanno avuto una formazione tale che li porta il più delle volte a convincersi che il farmaco sia la risposta a tutto o che comunque ogni malanno vada trattato con i farmaci, non considerando spesso i danni che questi possono invece causare all’organismo. Così anche nella psichiatria, ad esempio, non di rado vengono trattati pazienti con farmaci quando basterebbe qualche anno di seduta di buona psicoterapia. Fortunatamente ci sono psichiatri che ne sono coscienti e curano i loro pazienti parallelamente con il supporto di uno psicanalista, laddove per la gravità o la particolarità del caso sia necessaria la somministrazione del farmaco. I medici inoltre dovrebbero sapere che i pazienti non ne possono più di sentirsi dire, quando non sono in grado di capire il problema del paziente, che il male è dovuto dallo stress. A stancare i pazienti, inoltre, è anche lo scetticismo esasperato con cui alcuni medici approcciano a tutte quelle terapie alternative alla medicina. Ci si aspetta sempre una qualche ricerca scientifica, pubblicata su qualche rivista di medicina di fama internazionale, a sostegno della validità di una pratica alternativa, ma ahimè, questo come potrebbe verificarsi dal momento che non c’è nessun casa farmaceutica o ricercatore scientifico medico interessato a dimostrare il contrario? Quindi per concludere, giusto e sacrosanto il rigore scientifico, bene i farmaci quando veramente necessari (grazie al cielo esistono) ma forse è ora di smettere di pensare che se una qualche pratica alternativa abbia una palese efficacia su più pazienti questo sia dovuto ad un effetto placebo (chiamato in causa dai medici tanto spesso quanto la depressione) mentre bisognerebbe incominciare a pensare che forse i pazienti non sono tutti così idioti come qualche medico vuole far credere e che i benefici effettivamente possono esserci. Spiegatemi come mai una persona che ha difficoltà di movimento da tempo subito dopo un trattamento di un osteopata già ricomincia a muovere il braccio ad esempio. Quindi, speriamo in un po’ più di umiltà e di apertura da parte del mondo della medicina, dalla quale invece è auspicabile un contributo in tal senso. E per finire, rifacendomi al commento del medico precedente che racchiude un po’ il mio pensiero da ignorante in materia ma di persona con cervello pensante, dico che il medico osteopata potrebbe portare ad una auspicabile evoluzione dell’osteopatia nel nostro paese. Amen!

  10. L’articolo è scritto bene e dice cose esatte. Vorrei dire a chi nei commenti si lamenta di farmaci e di iter costosi che la medicina ufficiale riconosce nella fisioterapia una pratica con un largo ventaglio di opportunità terapeutiche che non ricorre ai farmaci e anzi fa uso anche di terapia manuale. È validissima, ha ormai dalla sua parte validi riscontri scientifici, è riconosciuta come professione sanitaria con un serio percorso di studi universitari. Ci sono poi molti medici che praticano osteopatia. Il paziente ha l’obbligo di informarsi e non sparare a caso su un settore, quello medico, che si prende cura di noi con i mezzi ritenuti idonei e soprattutto non dannosi.

  11. Articolo che sembra scritto da un frustrato.
    In realtà penso che la fisioterapia classica sia più o meno come presentarsi al pronto soccorso per una distorsione. Cioè inutile.
    Poi quando dopo sedute laser,ultrasuoni e massaggini banali superficiali e inutili vai da un osteopata che ti sistema in una seduta me lo dici
    Esperienze personali

    1. È evidente che più che il medichese l’articolo è scritto in politichese moderno dove prima si scredita e poi si continua a screditare. Chi lo ha scritto oltre a non conoscere l’anatomia la fisiologia e le loro interrelazioni non ha mai avuto bisogno per la sua salute. L’articolo in alcuni passaggi è contraddittorio. L’osteopatia e la chiropratica non sono scientifiche ma se praticate da medici si, mah!. Altro elemento chi nasce rotondo non può divenire quadrato. Manca proprio l’idea della evoluzione, ricerca, conoscenza. L’unico problema è che osteopati e chiropratici svuotano gli studi dei fisiatri che prescrivono antidolorifici più dannosi del 35-36% di una seduta di terapia manuale, come riporta una ricerca su 1 milione di persone condotto in Francia. È solo un problema di prestigio non di comprendere se funzionano o meno. La terapia manuale era già nota a Ippocrate i cui insegnamenti sono citati solo al momento della laurea. Mi spiegate anche perché molti medici inviano problemi di verruche e fuoco sacro verso terapie esoteriche? La terapia manuale a mia conoscenza non jnterviene in questi casi. La giusta cura dovrebbe essere una collaborazione strasversale non un arroccarsi in una baronia verticale( sembra un luogo comune ma è solo la verità). Non brandite un pezzo di carta anche se sudato, non aiuta le persone che hanno bisogno. Buon lavoro

      1. Io direi che si potrebbe iniziare invece col compierlo quel percorso di studi in medicina, sudatissimo per alcuni evidentemente, e poi esprimersi e sparare sentenze sull’autore dell’articolo.

  12. Interessante e contraddittorio articolo. Scritto chiaramente da chi ha studiato è adesso un po’ frustrato dal fatto che alcuni gli freghino il lavoro, e, pur essendo abusivi, magari sono più bravi. Ma di fondo sono semi-abusivi, e questo non va dimenticato. Tornando al punto fondamentale, cioè la risoluzione dei problemi di chi ce li ha, la medicina “tradizionale” è quantomeno lacunosa, e a chi ha “mal di schiena” propone fondamentalmente fisioterapia poco utile e antidolorifici. Osteopati, chiropratici e stregoni woo-doo ne approfittano come sciacalli, promettendoti pronta guarigione con procedure a volte interessanti, ma spesso degne del mago Oronzo. Ma spesso quantomeno ti convincono di averti sistemato. Il 90% delle vote sono balle. Ma balle terrificanti. Basti pensare che il 99% dei non medici ti manipola senza aver visto una tua lastra o una RM… roba da denuncia! La cosa che nessuno dice mai, e tutti ci speculano, medici e abusivi, è che l’unica cosa che fa veramente bene è quella attiva del corpo. Uno con mal di schiena (ernia o discopatia o qualsiasi cosa) se non cambia regime di vita, se non fa una giusta e seria ginnastica correttiva e posturale non fa altro che procrastinare il problema, è ovvio. Il “telaio” non cambia manipolandolo, la schiena non si raddrizza, l’estensione articolare no si recupera. Balle. Si recupera facendo fisioterapia con professionisti giovani (il nuovo corso di fisioterapia sta sfornando gente veramente preparata) e si mantiene con l’esercizio costante. Il resto sono metodi per arginare la falla, non per risolvere il problema.
    In sintesi: chi ha un approccio metodologico di un certo tipo, laurea, diploma o terza elementare che sia mette le basi per provare a risolvere i problemi. Può riuscirci oppure no. E di sicuro un medico ha delle basi culturali più completo per poter vedere il problema nel suo insieme. Ma anche tra i medici gli idioti crescono forti e rigogliosi! Chi invece promette guarigione e risoluzione del problema unicamente con metodi passivi (ingerire medicine, subire trattamenti) è un ciarlatano, anche se è un medico.

    1. Paziente con forte sciatica: fa risonanza ed ha un’ernia.
      Stesso paziente dopo 1 anno decide di rifare una risonanza per controllo, lui sta bene ma l’ernia c’è sempre.
      Domanda: quanto ha colpa l’ernia per il ddolore del suddetto paziente? Quanto è utile a livello terapeutico avere una Risonanza se non per escludere fratture o tumori che hanno sintomi precisi e traumi alle spalle?

  13. Non vi rendete conto purtroppo che gli ignoranti siete voi, e anche pericolosi; in quanto chi ha scritto ha motivato e circostanziato il tutto molto bene e non mi sembra che soffra d’invidia delle vostre stregonerie.

  14. Noto con molto dispiacere di chi ha scritto questo articolo una certa frustrazione e che non ha provato mai l’osteopatia. Io prendo medicine somministrate da medici laureati, ma che mi hanno devastato il corpo in ogni parte in 5 anni. Mi sono rivolta da qualche mese ad un osteopata che ritengo molto professionale e piano piano mi sta riattivando tutto il corpo che era bloccato in tutto da testa ai piedi risolvendo tanti problemi che però si ripresentano grazie alle medicine che devo prendere per forza. Quindi chiariamo non e che le medicine perché prescritte da medici diciamo professionisti sono la soluzione ai problemi perché non diciamo tutti i problemi che creano al corpo alcune medicine ed effetti collaterali che vengono somministrate come caramelle per ogni piccolo sintomo o cambiate dosaggi come niente fosse anche medicine particolari??? Difendiamo sempre i medici e non diamo credibilità ad una medicina alternativa che può essere molto utile. Chi scrive questo articolo primo o poi capirà quanto sia utile. Lo scrivo per esperienza personale i farmaci mi hanno distrutto il fisico e qualcuno adesso sta rimediando quanti problemi mi hanno causato a,ossa muscoli testa tensioni. In Italia diamo credibilità solo ad un titolo di studio in mano e non ci fidiamo mai di chi agisce senza pastiglie. Ormai esistono pastiglie per ogni minimo dolore. Siamo dipendenti dalle medicine quando esistono anche cose alternative.

  15. ho chiesto quando uno studio chiropratico,in base alle disposizioni e decreti se puo’ riaprire il 4 maggio

  16. Sono un Medico Fisiatra diplomato all’Università di Medicina di Parigi in Medicina Manuale Osteopatica, corso della durata di 5 anni tenuto da Medici Francesi per soli Medici. Scrivere che la Medicina Manuale è inutile vuol dire non avere idea di cosa sia la biomeccanica. Soprattutto non sapere quali strumenti meravigliosi può avere nelle proprie mani chi studia le tecniche dirette e indirette utili a favorire la correzzione dei disturbi meccanici dell’apparato locomotore presenti per cause traumatiche e atraumetiche. Disturbi meccanici o lesioni funzionali che non avendo un riscontro evidenziabile con Rx, RMN o TAC trasforma i nostri pazienti purtroppo nei soliti malati immaginari…

  17. Ogni professione, oggi riconosciuta e pienamente normata, con tanto di albo professionale, è nata dalla pratica, dagli studi e l’esperienza sul campo di operatori non riconosciuti; nel tempo (a volte decenni) si è arrivati al riconoscimento.
    La stessa strada sta seguendo l’osteopatia in Italia: non può esistere una disciplina che sia priva di persone che la applicano! L’iter per il riconoscimento di questa disciplina, in Italia, sta diventando lungo e tortuoso, a causa delle interferenze da parte di quelle figure che vivono questa pratica come “concorrenziale” e, più la cosa funziona, più dà fastidio! L’osteopatia non consiste, meramente, in una “manipolazione di ossa e muscoli”. Chi pensa questo o è ignorante in materia o è in malafede.Gli osteopati italiani attendono, da anni, una normativa che permetta a chi sarà in regola con le leggi dello Stato, di definirsi “osteopata” a pieno diritto. Nel frattempo studiamo e lavoriamo, a volte bene e a volte male come tutti, ma, importante, in buonafede, cercando il bene delle persone che si rivolgono a noi. Personalmente lavoro come osteopata condividendo la mia attività con decine di medici (tra cui fisiatri, ortopedici e, anche, fisioterapisti)e collaborando con loro. Tratto i loro pazienti secondo le diagnosiI fornitemi; tratto medici e i loro familiari in perfetto accordo e con soddisfazione reciproca, tenendo presente che la “diagnosi osteopatica” non ha nulla a che vedere con la diagnosi medica, alla quale, ripeto, mi attengo quando mi viene comunicata.In conclusione è fin troppo evidente che non possa esistere osteopatia senza osteopati. Allora aspettiamo che lo Stato e l’Università si decidano, finalmente, a mettere ordine nella materia e chiudere queste sterili discussioni, con buona pace di chi non ci vuole bene!

    1. Ma certo, che lo facciano questo ordine così che anche i potenziali pazienti vengano informati e possano riconoscere quando si sta sconfinando nella pratica penalmente rilevante dell’abuso di professione medica.
      Tutti, e dico tutti, gli osteopati e i chiropratici fanno diagnosi e questo è reato. Dire il contrario è asserire il falso.

  18. Il tuo articolo è molto completo, scritto bene e con dati certi. Ognuno capisce poi quello che vuole ma di scientifico è cosi come scrivi. Mi sono imbattuto nel tuo articolo perché ho preso un appuntamento con un “medico” chiropratico perché ho dolori alla schiena e mi piacciono i massaggi 🙂 Visto che non ci sono controindicazioni per i adulti andrò e spero di sentirmi meglio. Mai lo farò con il mio bambino o futuri bambini.

  19. La chiropratica e l’osteopatia stanno alla fisiatria o all’ortopedia come la psicoterapia sta alla psichiatria, la nutrizione alla gastroenterologia. In un paese di bigotti, lobbisti, moralisti e benpensanti cosa volete che emerga come valutazioni di attività altre rispetto allo status quo imperante…..

  20. Dante diceva “chi per prova intenda amor”, qui è la stessa dinamica….bisogna provare per capire i reali effetti di questi approcci alle disfunzioni corporali.

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