LE MASCHERINE, I MASCHERATI ED IL CONGRESSO CHE NON C’É



Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo
(Alan Kay)

Come  in un film di fantascienza, ci siamo ormai abituati a vivere  circondati da nuvole di mascherine, che si spostano  velocemente intorno a noi. Ormai sempre piú evolute e colorate. Mascherine tricolori, intonate al proprio outfit ed al tono dell’umore, decorate ed in tessuti a volte luccicanti. A volte utili, a volte naif, ma in una popolazione che ormai si identifica  nelle vesti che il tempo ci ha imposto. E, dietro le mascherine, appaiono uomini e donne in cerca di un nuovo equilibrio sociale ed, a volte, personale.

Il mondo medico scientifico non si é sottratto al nuovo palcoscenico su cui  le vicende della vita ci hanno catapultati.

Un fiorire di iniziative a distanza hanno e stanno segnando le nuove vie della comunicazione, della conoscenza  e dell’apprendimento senza presenza. Webinar, corsi a puntate, dibattiti vengono ormai gestiti da abili o improvvisati presentatori e risulta spesso difficile sottrarsi all’occasione che si presenta. Un pó per interesse scientifico, altre volte per il proprio appagamento personale .  Utili momenti, spesso, per dare continuitá alla propria voglia di apprendere, ma sempre immaginando un futuro in cui il contatto umano tra persone possa ritornare ad essere il catalizzatore di nuove esperienze e la relazione  torni sui binari della consuetudine, creando nuove sinergie e nuovi traguardi da raggiungere,

            Chiaro peró che gli incontri virtuali non potranno mai essere pienamente sostitutivi di una stretta di mano.  Qualunque tipo di attivitá in presenza, a lungo andare, non potrá che far crescere il rischio di una ulteriore separazione, sempre piú profonda,  tra chi gestisce e chi apprende.

Nel campo della Medicina Fisica e Riabilitativa questo rischio é ancor di piú presente, perché la distanza sottrae proprio a chi, come noi, vive della vicinanza alle Persone con disabilitá, gran parte della forza del nostro intervento e sottrae, al pari, l’essenza e la forza  di un lavoro di condivisione con gli altri operatori del Team riabilitativo.

Crediamo inoltre che far transitare l’idea avventurosa di poter essere efficaci nei trattamenti a distanza, anche laddove alcuni interventi potrebbero apparire possibili, come ad esempio in alcuni livelli di disabilitá della sfera cognitive, sarebbe comunque sbagliato e molto pericoloso per una molteplicitá di motivi e neanche il piú bel sorriso di qualunque neo conduttore ed  enfant prodige della riabilitazione nostrana ci potrebbe restituire il maltolto.

Anche I congressi nazionali  delle socjetá scientifiche stanno risentendo di questa separazione e vengono di fatto annullati, al di lá del doveroso e necessario rispetto della normative attuale. Sembra peró molto difficile individuare regole certe di comportamenti che possano comunque riguardare l’intera sfera delle attivitá che sono proprie delle Societá e che comunque riguardano non solo la produzione di posizioni e ricerche, ma anche attivitá connesse alla professione ed agli strumenti organizzativi, oltre che agli organigrammi dirigenziali.

Purtroppo molte Societá sono arrivate impreparate e deboli alla edificazione di strumenti e  meccanismi organuzzativi e statutari  di fronte alla gravitá inaspettata di quanto sta accadendo nel mondo.

Certo chi ha bocciato, come é accaduto alla SIMFER, ogni proposta che, a questo punto possiamo dirlo,  con dimostrata lungimiranza, proponeva giá quattro anni addietro in Assemblea a Bari, di inserire nello Statuto la possibilitá di votare a distanza secondo canoni e regole certe, oggi evidenzia la propria superficialitá e le proprie colpe ormai palesi.

Pazienza ci accontenteremo di votare per il prossimo Presidente degli Stati Uniti, dove il voto a distanza é consentito!

Certo é che,  allo stato attuale delle cose,  senza regole certe e consolidate, ogni neo procedura elettorale  diventerebbe oggi  soggetta alle diverse interpretazioni ed alle singole opinioni personali di ognuno, trasformando tutto, ancor di piú, in una triste operazione di vertice.

Le Societá che dovranno rinnovare le cariche sociali nei prossimi mesi difficilmente potranno offrire certezze  ai propri iscritti.

Un mondo in divenire dunque che ha sempre di piú  necessitá di avere interpreti nuovi, uscendo dagli schemi che hanno funzionato nel passato e che non potranno piú funzionare nel futuro, se non con una potente e, si auspicava prima, lungimirante idea da realizzare.

Altrimenti molti colleghi, nel prossimo futuro, decideranno  di rimanere a casa propria pensando al   proprio nido….

to be continued……

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